Mi chiedo
come sarebbe stata la mia vita
senza di lei.
Ripenso adesso,
e sogno,
tutte le notti d'amore,
abbracciati inseparabili,
e le lunghe passeggiate
fatte lungo il lago
la sua mano nella mano mia;
e i suoi capelli
che coprono il mio viso
per vedere solo lei che danza
intorno a me e dentro me.
Non conto più le ore
passate a parlare,
parole incomprensibili per chiunque,
piene di segreti
per raccontarci ogni momento vissuto
come l'ultima goccia
nel deserto più arido del mondo.
Un solo sguardo
per dissolvere ogni nebbia
e capire ciò che conta di più
intorno a me e dentro me.
Se non ci fosse lei,
quante occasioni perse!
I primi giochi di bambino
li ho imparati da lei
e solo con lei
ho giocato
senza mai stancarmi;
le corse incontro
nel rivederla,
lasciando chiunque altro
e qualunque cosa
che vedevo intorno a me e dentro me.
Non potevo non ballare
quando il suo corpo mi avvolgeva,
trascinandomi nel suo universo infinito;
impossibile fermarsi,
come una scossa continua.
Nemmeno cadere
era un ostacolo,
sempre con lei,
amante instancabile;
le notti d'amore, inebrianti
fino al mattino
e poi ancora lei
intorno a me e dentro me.
Parlare?
Nessuno ha mai capito
ciò che penso e ciò che vivo,
ha sempre intuito lei,
prima che aprissi bocca
e chiudendomi le labbra
con le sue
mi ha svelato
ciò che io stesso non conoscevo
intorno a me e dentro me.
La forte adesso è lei,
è sempre stata lei;
io ormai vela
in balia del vento,
ma sempre mi sussurra
le cose che non so dire ancora.
Un bambino innamorato
della sola vera vita
dove sogno, canto, ballo,
amo, piango, e m'innamoro,
ogni brezza la respiro,
anche se fredda e insidiosa,
e ogni cosa fuori senso,
quella voglio,
perché lei non si perde mai
intorno a me e dentro me.
E continuo a far l'amore,
passeggiare sulla riva,
chiacchierare fino a notte
e al mattino
ricordare questo sogno senza fine
che è pur vita insieme a lei.
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