il
boato dei tuoni
si
confonde col ticchettio
della
pioggia che cade
sui
ciottoli del cortile;
si
sente l’odore della polvere bagnata
che
rende l’aria ancora più aspra.
Non
c’è brezza, non una foglia si muove,
nulla
si muove:
s’ode
solo la voce dei passeri
che
cantano insieme per non sentirsi soli
nel
cielo sconfinato, dipinto di grigio,
che
non lascia intravedere
altro
colore se non quello delle nubi.
Ma
cessa la pioggia
e
si spaccano le nubi,
un
raggio è penetrato:
nasce
la speranza
che
dopo la bufera
il
mondo circostante ritorni colorito.
(forse la mia prima poesia... 12 anni?)
(forse la mia prima poesia... 12 anni?)
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