venerdì 12 luglio 2013

ecco, questione di un attimo
il dopo è già prima
l'inspiro è già espiro.
la gloria è nel lampo
il tuono solo un'eco.
poi si può voltare pagina
punto a capo, altra riga, nuova storia.
che sollievo. 

venerdì 21 giugno 2013

non a caso questa sera
ho camminato senza rete
e non sono caduto
e non ho avuto paura
su questo filo teso

e io che credevo 
di non poter danzare
da quassù 
senza un'assoluta certezza
e che le mani avrebbero coperto gli occhi
invece che applaudire
a ritenermi pazzo da rischiare
la mia vita 
per un brivido incosciente

in fondo che sarebbe 
il mio passo allineato
se fosse per occhi che già sanno
e mani chiuse in grembo
e non si illuminasse della fiamma che arde dentro
e dice a chiare lettere
chi sono

stasera ero senza rete
e non sono caduto
ho camminato senza rete
e non ho avuto paura 

giovedì 13 giugno 2013

Che siete voi
che non distinguete
lo palo da la frasca?
Che è? Confondete 
lo jorno cu la notte?
I nembi scroscianti 
co'l cielo netto?
Lo concime co' le scorie?
Così è se scangiate
il condivider qui liberamente
co'l proporre per mera pecunia!
I' non so chi voi siete 
e non me n' curo
ma li casi son du:
o trovate conversione
ot in vece ve n'andate!
Resta certo terzo caso
che sopra ciò che m'è sacro
pur se l'amo istinto de core
partirò io da isto loco

(a chi in uno spazio dedicato alla poesia non ha trovato di meglio che inserire uno spot pubblicitario e non una volta sola - versione riveduta)

...e alla fine partii...

martedì 4 giugno 2013

strana sensazione
di essere sul punto
di perdere tutto
io che mi scrollo
e i brividi che
restano addosso

sabato 1 giugno 2013

c'è chi sta male
e chi ne fa una questione di soldi
c'è chi ha bisogno 
e chi ripete solo non ci sono risorse
c'è chi ha fame
e chi pensa ad approfittarne
c'è chi vorrebbe vivere 
pensando semplicemente alla vita
e c'è chi non vive 
e così vorrebbe per gli altri
c'è chi sa che la risposta 
è la condivisione
e chi invece non sa dire altro che
io mi faccio i cazzi miei

mercoledì 22 maggio 2013

quante parole ho riconosciuto
per giungere al centro di questa terra

e quanti silenzi ho riscoperto
per trovare questo cielo
Prendi il sopravvento tu
Anima mia
Che la mente è fragile
Non la carne!
La carne soccombe
Agli strali della mente
Che continua a dare il tormento
Scagliando all'infinito 
Arrovellamenti e riproposizioni
Ossessionata da ogni realtà
Mai che trovi pace
Mai che si plachi...
Salvo quando parli tu
Anima mia
E alzi un po' di più la voce
Senza urlare, come sempre
Ma con la giusta fermezza
Perché la mente si acquieti
E finalmente creda più 
Nella tua forza
Che nella propria voglia di soffrire
Prendi tu il sopravvento
Anima mia
Prendi tu il sopravvento 
E conducimi dov'è la mia pace