giovedì 21 giugno 2012

Mi basta


Credo che esista
una gioia incondizionata,
credo che esista
trascendente ai perché.

Credo che esista
una gioia incondizionata,
semplice e limpida
consapevolezza di esistere.

Sento sgorgare
una gioia incondizionata,
la ascolto, sorrido...
e comprendo: mi basta.

15 agosto 1991


Potrebbe sembrare una favola
da raccontare la sera,
se parli di un prato o di un girotondo
ti dicono: “è solo fantasia”.
La storia che adesso vorrei cantare
è forse la nenia di un sognatore;
eppure la data non si può sbagliare,
quel giorno me lo ricorderò.

Era il giorno di festa nell’estate che finiva,
da lassù vedevamo la città come incantata
ed il cielo colorato da un’arancia che arrossiva,
i miei occhi hanno visto una nuova realtà.
E li ho visti giocare, tutti in cerchio, con un pallone,
e rincorrersi e gridare con gran stupore:
mi sembrava di vedere bambini, e li guardavo,
che scoprono la vita con la sua novità.

Quante domande che fa un bambino,
sta certo che non si fermerà,
ad ogni risposta, no, non si accontenta,
perchè ancora e ancora chiederà.
E pensa che un giorno mi son messo a chiacchierare
e il tempo passava e passavano le ore
e più mi parlava restavo ad ascoltare,
la storia non finisce qua…

(testo di ciò che era canzone)

mercoledì 20 giugno 2012

Narciso

In mezzo al prato più verde che c'è,
quanti colori e forme: che allegria!!
Negli occhi la varietà è stupenda
tal che nel cuore rivivi l'armonia.
Ma non s'ingannino gli occhi di chi guarda:
ogni fiore, ogni filo d'erba ha la storia sua.

Fra mille milioni di fiori in quel prato,
ce n'era anche uno cresciuto un po' così:
lo stelo un po' storto, e le foglie appassite,
i petali pallidi e anche sgualciti.
Pensando di essere unico e solo
si convinse che era una celebrità;
poteva dare a tutti qualcosa in più
e ciò lo rendeva bello come non fu mai.

Lui non sapeva nemmeno il suo nome
e per altro agli altri fiori lui non lo disse mai.
Tutti lo chiamavano con i nomi più belli
certi brevi, certi lunghi, certo proprio lusinghieri.
Ma un giorno gli capitò di specchiarsi
dentro una goccia che per caso passò di là;
lesse su una foglia che il suo nome era Narciso:
da quel giorno si sentì più solo che mai.
Vide che la goccia era molto felice
ed allora le chiese: "Ma tu com'è che fai?"
"Così sono nata e non sono cambiata,
in trasparenza, sono sempre stata così.
Così sono nata e non voglio cambiare,
in trasparenza mi vedo solo così".
(testo di ciò che era canzone)

Per Elisa

Per Elisa, una madre,
per Elisa, una donna
piena d’amore
per la vita che ha generato.
Donna anche bambina
che sa portare gioia
nel cuore di chi ama.
Per Elisa, una madre;
per Elisa, una donna
così dolce con chi ama.
Per Elisa,
che anche se ha un anno in più
è sempre giovane nel cuore.

(al tempo avevo forse quattordici anni... ma proprio forse)

sabato 16 giugno 2012

Vento, gonfia le vele

Vento, gonfia le vele
di questo dolore
e prenda il largo
prima che schiacci la mia anima
col suo lacerante peso.
Vento, penetra il mio cuore;
vento, spalanca il mio spirito;
vento, in tutte le mie membra
passa tu e fammi conoscere
questo dolore,
le mie lacrime lo rendano puro.
Non disperdere però quel tesoro
così raro e, ancor più, prezioso:
è ricchezza che non passa,
non lo dimentichi mai.
Sì, beato sono io
che ancora lo posseggo
e resta vita mia della mia vita.

venerdì 15 giugno 2012

Così la chiamai

Guardavo il manto cupo del cielo
tempestato di perle brillanti e fosforescenti.
Quante erano! Luminose, grandi,
abbracciate, disegnate, tutte diverse...
Eppure nessuna mi attraeva;
così spostai lo sguardo.
Nel buio vidi qualcosa che si muoveva,
una luce appena percettibile,
che giocava con i miei occhi,
ma non la persi un attimo...
Da quel giorno
la stellina, così la chiamai, no, non mi lasciò più,
e mi diventò intima, tanto che ancora oggi
non distinguo la sua dalla mia vita.

La speranza

Nel caldo pomeriggio di luglio
il boato dei tuoni
si confonde col ticchettio
della pioggia che cade
sui ciottoli del cortile;
si sente l’odore della polvere bagnata
che rende l’aria ancora più aspra.
Non c’è brezza, non una foglia si muove,
nulla si muove:
s’ode solo la voce dei passeri
che cantano insieme per non sentirsi soli
nel cielo sconfinato, dipinto di grigio,
che non lascia intravedere
altro colore se non quello delle nubi.
Ma cessa la pioggia
e si spaccano le nubi,
un raggio è penetrato:
nasce la speranza
che dopo la bufera
il mondo circostante ritorni colorito.
(forse la mia prima poesia... 12 anni?)

domenica 10 giugno 2012

Sì, sta già succedendo

... Sì, sta già succedendo...
Vorrei guardare il mondo
con i tuoi occhi,
parlare alle persone
con le tue labbra,
ascoltare ogni suono
come tu ascolti.
Vorrei donarti ciò che sono
senza veli, senza maschere
e donarti la mia vita, così com'è:
variopinta di sensazioni e di emozioni
colorandola della tua semplicità.
... Sì, sta già succedendo...

Lei... (la musica)

Mi chiedo
come sarebbe stata la mia vita
senza di lei.
Ripenso adesso,
e sogno,
tutte le notti d'amore,
abbracciati inseparabili,
e le lunghe passeggiate
fatte lungo il lago
la sua mano nella mano mia;
e i suoi capelli
che coprono il mio viso
per vedere solo lei che danza
intorno a me e dentro me.


Non conto più le ore
passate a parlare,
parole incomprensibili per chiunque,
piene di segreti
per raccontarci ogni momento vissuto
come l'ultima goccia
nel deserto più arido del mondo.
Un solo sguardo
per dissolvere ogni nebbia
e capire ciò che conta di più
intorno a me e dentro me.


Se non ci fosse lei,
quante occasioni perse!
I primi giochi di bambino
li ho imparati da lei
e solo con lei
ho giocato
senza mai stancarmi;
le corse incontro
nel rivederla,
lasciando chiunque altro
e qualunque cosa
che vedevo intorno a me e dentro me.


Non potevo non ballare
quando il suo corpo mi avvolgeva,
trascinandomi nel suo universo infinito;
impossibile fermarsi,
come una scossa continua.
Nemmeno cadere
era un ostacolo,
sempre con lei,
amante instancabile;
le notti d'amore, inebrianti
fino al mattino
e poi ancora lei
intorno a me e dentro me.

Parlare?
Nessuno ha mai capito
ciò che penso e ciò che vivo,
ha sempre intuito lei,
prima che aprissi bocca
e chiudendomi le labbra
con le sue
mi ha svelato
ciò che io stesso non conoscevo
intorno a me e dentro me.
La forte adesso è lei,
è sempre stata lei;
io ormai vela
in balia del vento,
ma sempre mi sussurra
le cose che non so dire ancora.
Un bambino innamorato
della sola vera vita
dove sogno, canto, ballo,
amo, piango, e m'innamoro,
ogni brezza la respiro,
anche se fredda e insidiosa,
e ogni cosa fuori senso,
quella voglio,
perché lei non si perde mai
intorno a me e dentro me.


E continuo a far l'amore,
passeggiare sulla riva,
chiacchierare fino a notte
e al mattino
ricordare questo sogno senza fine
che è pur vita insieme a lei.