giovedì 28 giugno 2012
giovedì 21 giugno 2012
Mi basta
Credo che esista
una gioia incondizionata,
credo che esista
trascendente ai perché.
Credo che esista
una gioia incondizionata,
semplice e limpida
consapevolezza di esistere.
Sento sgorgare
una gioia incondizionata,
la ascolto, sorrido...
e comprendo: mi basta.
15 agosto 1991
Potrebbe
sembrare una favola
da
raccontare la sera,
se
parli di un prato o di un girotondo
ti
dicono: “è solo fantasia”.
La
storia che adesso vorrei cantare
è
forse la nenia di un sognatore;
eppure
la data non si può sbagliare,
quel
giorno me lo ricorderò.
Era
il giorno di festa nell’estate che finiva,
da
lassù vedevamo la città come incantata
ed
il cielo colorato da un’arancia che arrossiva,
i
miei occhi hanno visto una nuova realtà.
E
li ho visti giocare, tutti in cerchio, con un pallone,
e
rincorrersi e gridare con gran stupore:
mi
sembrava di vedere bambini, e li guardavo,
che
scoprono la vita con la sua novità.
Quante
domande che fa un bambino,
sta
certo che non si fermerà,
ad
ogni risposta, no, non si accontenta,
perchè
ancora e ancora chiederà.
E
pensa che un giorno mi son messo a chiacchierare
e
il tempo passava e passavano le ore
e
più mi parlava restavo ad ascoltare,
la
storia non finisce qua…
(testo di ciò che era canzone)
mercoledì 20 giugno 2012
Narciso
In
mezzo al prato più verde che c'è,
quanti colori e forme: che allegria!!
quanti colori e forme: che allegria!!
Negli
occhi la varietà è stupenda
tal
che nel cuore rivivi l'armonia.
Ma
non s'ingannino gli occhi di chi guarda:
ogni
fiore, ogni filo d'erba ha la storia sua.
Fra
mille milioni di fiori in quel prato,
ce
n'era anche uno cresciuto un po' così:
lo
stelo un po' storto, e le foglie appassite,
i
petali pallidi e anche sgualciti.
Pensando
di essere unico e solo
si
convinse che era una celebrità;
poteva
dare a tutti qualcosa in più
e
ciò lo rendeva bello come non fu mai.
Lui
non sapeva nemmeno il suo nome
e
per altro agli altri fiori lui non lo disse mai.
Tutti
lo chiamavano con i nomi più belli
certi
brevi, certi lunghi, certo proprio lusinghieri.
Ma
un giorno gli capitò di specchiarsi
dentro
una goccia che per caso passò di là;
lesse
su una foglia che il suo nome era Narciso:
da
quel giorno si sentì più solo che mai.
Vide
che la goccia era molto felice
ed
allora le chiese: "Ma tu com'è che fai?"
"Così
sono nata e non sono cambiata,
in
trasparenza, sono sempre stata così.
Così
sono nata e non voglio cambiare,
in
trasparenza mi vedo solo così".
(testo di ciò che era canzone)
(testo di ciò che era canzone)
Per Elisa
Per
Elisa, una madre,
per
Elisa, una donna
piena
d’amore
per
la vita che ha generato.
Donna
anche bambina
che
sa portare gioia
nel
cuore di chi ama.
Per
Elisa, una madre;
per
Elisa, una donna
così
dolce con chi ama.
Per
Elisa,
che
anche se ha un anno in più
è
sempre giovane nel cuore.
(al tempo avevo forse quattordici anni... ma proprio forse)
sabato 16 giugno 2012
Vento, gonfia le vele
Vento,
gonfia le vele
di
questo dolore
e
prenda il largo
prima
che schiacci la mia anima
col
suo lacerante peso.
Vento,
penetra il mio cuore;
vento,
spalanca il mio spirito;
vento,
in tutte le mie membra
passa
tu e fammi conoscere
questo
dolore,
le
mie lacrime lo rendano puro.
Non
disperdere però quel tesoro
così
raro e, ancor più, prezioso:
è
ricchezza che non passa,
non
lo dimentichi mai.
Sì,
beato sono io
che
ancora lo posseggo
e
resta vita mia della mia vita.
venerdì 15 giugno 2012
Così la chiamai
Guardavo
il manto cupo del cielo
tempestato
di perle brillanti e fosforescenti.
Quante
erano! Luminose, grandi,
abbracciate,
disegnate, tutte diverse...
Eppure
nessuna mi attraeva;
così
spostai lo sguardo.
Nel
buio vidi qualcosa che si muoveva,
una
luce appena percettibile,
che
giocava con i miei occhi,
ma
non la persi un attimo...
Da
quel giorno
la
stellina, così la chiamai, no, non mi lasciò più,
e
mi diventò intima, tanto che ancora oggi
non
distinguo la sua dalla mia vita.
La speranza
Nel
caldo pomeriggio di luglio
il
boato dei tuoni
si
confonde col ticchettio
della
pioggia che cade
sui
ciottoli del cortile;
si
sente l’odore della polvere bagnata
che
rende l’aria ancora più aspra.
Non
c’è brezza, non una foglia si muove,
nulla
si muove:
s’ode
solo la voce dei passeri
che
cantano insieme per non sentirsi soli
nel
cielo sconfinato, dipinto di grigio,
che
non lascia intravedere
altro
colore se non quello delle nubi.
Ma
cessa la pioggia
e
si spaccano le nubi,
un
raggio è penetrato:
nasce
la speranza
che
dopo la bufera
il
mondo circostante ritorni colorito.
(forse la mia prima poesia... 12 anni?)
(forse la mia prima poesia... 12 anni?)
domenica 10 giugno 2012
Sì, sta già succedendo
...
Sì, sta già succedendo...
Vorrei
guardare il mondo
con
i tuoi occhi,
parlare
alle persone
con
le tue labbra,
ascoltare
ogni suono
come
tu ascolti.
Vorrei
donarti ciò che sono
senza
veli, senza maschere
e
donarti la mia vita, così com'è:
variopinta
di sensazioni e di emozioni
colorandola
della tua semplicità.
...
Sì, sta già succedendo...
Lei... (la musica)
Mi chiedo
come sarebbe stata la mia vita
senza di lei.
Ripenso adesso,
e sogno,
tutte le notti d'amore,
abbracciati inseparabili,
e le lunghe passeggiate
fatte lungo il lago
la sua mano nella mano mia;
e i suoi capelli
che coprono il mio viso
per vedere solo lei che danza
intorno a me e dentro me.
Non conto più le ore
passate a parlare,
parole incomprensibili per chiunque,
piene di segreti
per raccontarci ogni momento vissuto
come l'ultima goccia
nel deserto più arido del mondo.
Un solo sguardo
per dissolvere ogni nebbia
e capire ciò che conta di più
intorno a me e dentro me.
Se non ci fosse lei,
quante occasioni perse!
I primi giochi di bambino
li ho imparati da lei
e solo con lei
ho giocato
senza mai stancarmi;
le corse incontro
nel rivederla,
lasciando chiunque altro
e qualunque cosa
che vedevo intorno a me e dentro me.
Non potevo non ballare
quando il suo corpo mi avvolgeva,
trascinandomi nel suo universo infinito;
impossibile fermarsi,
come una scossa continua.
Nemmeno cadere
era un ostacolo,
sempre con lei,
amante instancabile;
le notti d'amore, inebrianti
fino al mattino
e poi ancora lei
intorno a me e dentro me.
Parlare?
Nessuno ha mai capito
ciò che penso e ciò che vivo,
ha sempre intuito lei,
prima che aprissi bocca
e chiudendomi le labbra
con le sue
mi ha svelato
ciò che io stesso non conoscevo
intorno a me e dentro me.
La forte adesso è lei,
è sempre stata lei;
io ormai vela
in balia del vento,
ma sempre mi sussurra
le cose che non so dire ancora.
Un bambino innamorato
della sola vera vita
dove sogno, canto, ballo,
amo, piango, e m'innamoro,
ogni brezza la respiro,
anche se fredda e insidiosa,
e ogni cosa fuori senso,
quella voglio,
perché lei non si perde mai
intorno a me e dentro me.
E continuo a far l'amore,
passeggiare sulla riva,
chiacchierare fino a notte
e al mattino
ricordare questo sogno senza fine
che è pur vita insieme a lei.
come sarebbe stata la mia vita
senza di lei.
Ripenso adesso,
e sogno,
tutte le notti d'amore,
abbracciati inseparabili,
e le lunghe passeggiate
fatte lungo il lago
la sua mano nella mano mia;
e i suoi capelli
che coprono il mio viso
per vedere solo lei che danza
intorno a me e dentro me.
Non conto più le ore
passate a parlare,
parole incomprensibili per chiunque,
piene di segreti
per raccontarci ogni momento vissuto
come l'ultima goccia
nel deserto più arido del mondo.
Un solo sguardo
per dissolvere ogni nebbia
e capire ciò che conta di più
intorno a me e dentro me.
Se non ci fosse lei,
quante occasioni perse!
I primi giochi di bambino
li ho imparati da lei
e solo con lei
ho giocato
senza mai stancarmi;
le corse incontro
nel rivederla,
lasciando chiunque altro
e qualunque cosa
che vedevo intorno a me e dentro me.
Non potevo non ballare
quando il suo corpo mi avvolgeva,
trascinandomi nel suo universo infinito;
impossibile fermarsi,
come una scossa continua.
Nemmeno cadere
era un ostacolo,
sempre con lei,
amante instancabile;
le notti d'amore, inebrianti
fino al mattino
e poi ancora lei
intorno a me e dentro me.
Parlare?
Nessuno ha mai capito
ciò che penso e ciò che vivo,
ha sempre intuito lei,
prima che aprissi bocca
e chiudendomi le labbra
con le sue
mi ha svelato
ciò che io stesso non conoscevo
intorno a me e dentro me.
La forte adesso è lei,
è sempre stata lei;
io ormai vela
in balia del vento,
ma sempre mi sussurra
le cose che non so dire ancora.
Un bambino innamorato
della sola vera vita
dove sogno, canto, ballo,
amo, piango, e m'innamoro,
ogni brezza la respiro,
anche se fredda e insidiosa,
e ogni cosa fuori senso,
quella voglio,
perché lei non si perde mai
intorno a me e dentro me.
E continuo a far l'amore,
passeggiare sulla riva,
chiacchierare fino a notte
e al mattino
ricordare questo sogno senza fine
che è pur vita insieme a lei.
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