venerdì 2 marzo 2012

Il vento e l'uragano

Disse il vento all'uragano:
“Oggi tu mi pari strano...
non del tutto possidente
del tuo solito mordente”



Glielo disse senza bora,
con un soffio assai leggero,
come brezza e con l'intento
d'esser libero e sincero.



Si riscosse l'uragano
per rispondere al parente
e lo fece con potenza,
grande forza ed eloquenza.



“Non son certo deficiente!
Riprendevo... solo fiato (!)
per un attimo mancato,
ma io non ho perso niente!”



Disse il vento: “No...davvero...
non volevo ardire tanto,
ma al momento m'era parso
che non fossi ben presente”



L'uragano allor riprese:
“Ma che t'è saltato in testa?
M'ero proprio limitato
a riprender giusto fiato!”



“L'ho capito” disse il vento
“era solo un'impressione
personale, passeggera...
se l'ho detta è per cura.



“Oh, ma l'ho capito anch'io”
disse ancora l'uragano
“ma di nuovo, t'assicuro,
non è stata deficienza!”



'Che altro dire' pensò il vento
'se s'è giunti a questo punto?'
Ogni soffio per chiarire
quale fosse l'intenzione



ha ottenuto per risposta
malcelata turbolenza.
“Bene...allora...son contento...”
disse un poco afflitto il vento.

Nessun commento:

Posta un commento