lunedì 12 marzo 2012

Ho un peso sul cuore


Ho un peso sul cuore,
come non ne ho provati da anni.
mai avrei immaginato
che dare una svolta
alla mia vita,
mi sarebbe costato così:
sentirmi escluso,
completamente estraniato
e bollato.
E in più, ciò che
ha cambiato le cose,
ciò per cui ho deciso di cambiare,
è quasi inesistente,
forse nascosto.
Non dovrei lasciare
che le situazioni si complichino
al punto
da non farcela quasi più,
arrivare a pensare
che è stato uno sbaglio...
E il rischio
del non-conosciuto
lo conoscevo,
mi ha sfiorato,
l'ho sbandierato
e ne ero fiero...
Ma c'era
il rischio del rischio,
dell'assolutamente imprevedibile,
che non si intravede
nemmeno per puro caso, tra la folla delle possibilità.
Eppure anche questa è la vita
e solo la vita capisce
quanto sia dura viverla,
duro soprattutto trasformare
in vita
ciò che non ne ha neppure le sembianze.
Ma è pur sempre vita,
anche se la constatazione
non consola, né forse può consolare,
semmai formare, forgiare,
manipolare, piallare,
modellare... la nostra visione,
il nostro immaginare,
le nostre aspettative,
fino a farle collimare
con la vita, che è vita da sempre
e noi a cercarla,
da sempre, diversa.
Riuscirò, e riusciremo,
a farmi invadere dalla vita,
a rendermi vita
senza cercarla oltre?
Non lasciarmi, vita,
ma rendimi forte;
fatti conoscere,
e non ci sarà niente di strano
di cui aver paura.

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