Ho
un peso sul cuore,
come
non ne ho provati da anni.
mai
avrei immaginato
che
dare una svolta
alla
mia vita,
mi
sarebbe costato così:
sentirmi
escluso,
completamente
estraniato
e
bollato.
E
in più, ciò che
ha
cambiato le cose,
ciò
per cui ho deciso di cambiare,
è
quasi inesistente,
forse
nascosto.
Non
dovrei lasciare
che
le situazioni si complichino
al
punto
da
non farcela quasi più,
arrivare
a pensare
che
è stato uno sbaglio...
E
il rischio
del
non-conosciuto
lo
conoscevo,
mi
ha sfiorato,
l'ho
sbandierato
e
ne ero fiero...
Ma
c'era
il
rischio del rischio,
dell'assolutamente
imprevedibile,
che
non si intravede
nemmeno
per puro caso, tra la folla delle possibilità.
Eppure
anche questa è la vita
e
solo la vita capisce
quanto
sia dura viverla,
duro
soprattutto trasformare
in
vita
ciò
che non ne ha neppure le sembianze.
Ma
è pur sempre vita,
anche
se la constatazione
non
consola, né forse può consolare,
semmai
formare, forgiare,
manipolare,
piallare,
modellare...
la nostra visione,
il
nostro immaginare,
le
nostre aspettative,
fino
a farle collimare
con
la vita, che è vita da sempre
e
noi a cercarla,
da
sempre, diversa.
Riuscirò,
e riusciremo,
a
farmi invadere dalla vita,
a
rendermi vita
senza
cercarla oltre?
Non
lasciarmi, vita,
ma
rendimi forte;
fatti
conoscere,
e
non ci sarà niente di strano
di
cui aver paura.
Nessun commento:
Posta un commento