domenica 8 aprile 2012

Tempo di Pasqua, tempo di auguri


Pasqua, passaggio, traverso, ricambio,
ritorno alla vita, risorge la vita,
la festa, il gran ballo, il canto, le uova,
colombe, gli ulivi, incensi, vacanze
(più lunghe quest’anno! per chi? Ma per noi o quello che puoi),
un viaggio, Pasquetta, le gite, il pinnic, la prima,
la vera (un po’ ballerina), la Pasqua e le Pasque,
paese che vai c’è sempre una Pasqua,
oh, la signora Pasqua, gentile Pasquina,
torta pasqualina, regalo, sorpresa,
si vende, si cambia, si cresce, si agisce,
chi ha sfiorato la morte, è come rinato,
stupore pe’l piccolo, di ciò che è scontato,
del senso normale, perché farci caso?
Ti pare mai il caso? Che caso! Che strano!
Che mago! Che giorno! Villano! La prego,
mi scusi, è stato un esubero!
Esulto di gioia, oh santi! Che noia, Ma guarda il dettaglio!
E’ tanto diverso, che giorno, che bello,
che grande momento! Fai il furbo? Eh no!
Non serve il garbuglio, l’intruglio. Che voglia...,
andrei sempre a zonzo, in giro, per strada,
gran premio, chi vince? Vincenzo, ma chi?
Vincente davvero, per ogni problema c’è sempre un appiglio.
Che scappi? Coniglio! Si fermi, la prego,
non c’ero lo giuro! Mi lasci un momento...,
un battibaleno, la grande battigia, il mare che torna,
il vento lo porta. Che strana bottiglia,
contiene un messaggio! Chissà, chissàddove,
la vela si muove. Un poco d’orgoglio!
L’imbuto che stringe, veicola l’olio,
il vino, il rosolio, ma dove si va?
Si viene, si torna, ma dove se ‘n vanno le bianche colline,
sì verdi, ‘sì valli, le gobbe tortuose?
Si sale, si scende, si cambia la via.
Ma quella è la mia! Da qua! Che t’impicci?
Mi senti? Davvero? Ma no? Chemmi dici!
E’ Pasqua, davvero, la vita ritorna,
ricambia ogni giorno, ritrova la forza,
la pace, l’amore, eppure si muove,
non mai è la stessa, è sempre diversa.
Ci hai mai fatto caso? Che tempo assoluto! Tu dici? Aiuto!
Ma è Pasqua davvero, che bello! Che stento!
E’ sempre un ritorno. Sei in fondo alla pagina?
Un punto, una virgola, adesso va’ a capo, tesoro di mamma.
La fama germoglia, s’incanta, ti scalda,
contempla la foglia, che cresce ‘sì bene!
C’è sempre un dettaglio, che cambia, si muove...
Su, dammi un abbraccio, che il giorno è iniziato,
di primo mattino, ch’è nuovo, ch’è vivo,
purtroppo imperfetto! Che metto? M’acciglio?
Ma no! Stai tranquillo, è solo un dettaglio.
Il resto lo trovi se segui il consiglio,
se segui il tuo giorno, come il solo, come il vero,
t’arrabbi sincero, se ridi davvero...
Sei sempre te stesso, che sogni o sia attento,
che non è mai detto, chi dice che è finto?
Domani? Che importa! C’è sempre il momento
che senti davvero, profondo, in pace,
oddio, e se vaneggio? Sarà ancora lo stesso?
Che importa! Che orgoglio!
E’ l’unico giorno dall’alba al tramonto,
la notte e la luna, non sempre serene,
momento, un momento, e tutto comprendo...
nel bene e nel male, e meglio mi prendo,
che è tutto normale, diverso come al solito...
La Pasqua, un augurio: che siate vitali!
Se serve un rammendo, che il nuovo è un po’ troppo,
avanti con l’ago, col filo, che dopo
se è anche un rattoppo è vita lo stesso.
C’è forse vantaggio che sia tutto a posto?
Eccerto! Che forse qualcuno ha dubbio al riguardo?
La vita è un pagliaccio, è triste di spesso,
ma in fondo a vederlo, che fai? Piangi adesso?
Ah, piangi dal ridere, eh be’, per l’appunto:
è già tanto dura! Sennò, che stracarico!
Le toppe, i rammendi, e le molli tiracche
che siano le spezie, i colori, quel goccio
che danno alla vita un gusto ben pieno,
il giusto risalto a dolce e salato,
se c’è un poco d’acido, che importa, è quel tocco
che dà ad ogni giorno il pizzico adatto.

1 commento:

  1. C'è tutto, c'è tutto !
    Annibale, grazie per la tua poesia
    Elena

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