Una virgola, la luna, primo quarto bianco su lavagna blu al tramonto, una pausa fra le stelle, come un quarto fra le note, un silenzio… ad ascoltare il mio stupore che un nonnulla così intenso, a vederlo quasi niente, possa invadermi del tutto, come spazio di una noce che al momento giusto esplode, s’espande, inspira e s’incarna. Una virgola, la luna, luce bianca, riflettente, brillante al punto che emittente si direbbe. Una pausa fra le stelle che sa muovere le muse, dita, corpo, danza e canto, penne, carta e tavolozze in ascolto di una voce, di uno sguardo, di una luce… cara anima irruente, istintiva, impertinente! Una pausa… sembrerebbe… così bianca, così chiara, mette pace, ed innamora; fa maree alte e basse, sian di mare o nostre acque che risalgono e discendono a far onde spumeggianti. Una pausa fra le stelle, nuovo quarto o decrescente, una virgola nel cielo prima che si faccia punto, terra bianca di conquista… ma è il vederla da quaggiù, questo il quanto, là sospesa, e, sia bianca o sia rossa ed il resto, o il tutto, oscuro, resta sempre, piena, la luna. |
martedì 28 febbraio 2012
Una virgola nel cielo
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